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AURORA BASKET / DILLARD SULLA GRATICOLA IL SOGNO SI CHIAMA STOCKTON

JESI, 19 febbraio 2019 – La sconfitta nel cruciale scontro diretto di Ferrara ha lasciato strascichi in casa Termoforgia.

Nulla di ufficiale per ora, ma la società sta valutando il da farsi, con possibili ulteriori interventi per invertire una tendenza assai preoccupante.

Penultimo posto e qualche scontro diretto sfavorevole di troppo.

La classifica resta corta, è vero, ma oggi l’obiettivo più realistico da raggiungere sembra quello di evitare l’ultima posizione, piuttosto che sperare nella salvezza diretta.

Il calendario non aiuta, perché ora la Termoforgia dovrà affrontare in serie, Treviso in casa, Udine e Verona in trasferta.

Partite complicate, in cui però sarà quasi obbligatorio racimolare qualcosa per restare sul pezzo.

A Ferrara l’Aurora ha giocato senza Knowles e questo certamente ha pesato.

Ennesimo episodio sfortunato di una stagione travagliata, o l’atleta è giunto a Jesi già infortunato, come sostengono alcuni in città?

Il futuro prossimo darà la risposta.

Nonostante ciò la squadra, seppur sempre difensivamente fragile, aveva fatto vedere buone cose per lunghi tratti della gara, prima di un inizio di quarto periodo horror, in cui inspiegabilmente si è deciso di dare un calcio al secchio di gustoso latte prodotto fino a quel momento.

Sul banco degli imputati è salito Kevin Dillard, che ha bissato la pessima prestazione offerta contro Roseto, apparendo svogliato e persino controproducente.

La sensazione è che nei suoi confronti non sia finita soltanto la pazienza del pubblico ma anche quella dello staff tecnico, e per la sostituzione bisognerà soltanto attendere di trovare il sostituto giusto.

Un ultimo intervento, per provare rimettere la barra dritta.

Secondo alcuni siti specializzati, il sogno arancio blu è rappresentato da David Stockton, play di 28 anni, figlio dell’immenso e leggendario Jhon, uscito qualche settimana orsono da Bayreuth (9,6 punti e 4,2 rimbalzi).

Da convincere il ragazzo ad accettare la Serie A2 Italiana, ma anche in caso di risposta negativa, i radar su un nuovo playmaker per lo sprint finale restano ben accesi.

Ma. Pig.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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