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Calcio

Ancona / Gli ultras dorici scendono in piazza, Canil e Nocelli fuori dalla società

Ieri sera il corteo di protesta da parte della tifoseria dorica per chiedere una soluzione a breve per scongiurare lo spettro dell’ennesimo fallimento. Il sindaco Daniele Silvetti: “da lunedì inizierà la corsa contro il tempo per tentare almeno l’iscrizione in D, se sarà fattibile”. L’appello del primo cittadino: “Imprenditori e forze economiche della società, aiutateci a salvare l’Ancona!”

ANCONA, 8 giugno 2024 – L’urlo di rabbia del tifo biancorosso.

Ieri sera il centro del capoluogo marchigiano da piazza Roma fino al Comune è stato invaso dai colori biancorossi.

Striscioni, bandiere, sciarpe e cori ad invadere il corso principale del capoluogo marchigiano gridando all’unisono: Canil, Nocelli, fuori da questa società.

Già, proprio quel Mauro Canil che circa tre anni fa aveva rivelato la società dorica salvandola dall’ennesimo fallimento riportandola tra i professionisti conquistandosi la stima e fiducia dei supporters per poi cederla dopo appena un anno, all’attuale socio maggioritario il “magnate” Tony Tiong.

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Mesi di rinvii da parte di quest’ultimo per firmare l’acquisto del terreno dove sarebbe sorto il futuro centro sportivo “Ancona Sports Center” adiacente allo stadio Del Conero.

Questo il primo fattore che a qualcuno fece scattare le prime titubanze ma la squadra alla fine della stagione aveva ottenuto la salvezza grazie all’approdo di mister Roberto Boscaglia, seppur a poche giornate dalla fine, e il progetto stava andando avanti.

L’Amministratore Delegato Roberta Nocelli era appena tornata dal viaggio ad Hong Kong, quartier generale della famiglia Tiong e aveva rassicurato tutti che la società era sana e che “stavano lavorando in silenzio, perché alle parole preferiamo i fatti” così si esprimeva molto sicura di se sul proprio profilo social.

La scelta del direttore sportivo sembrava ormai prossima e tutti erano tranquilli.

Fino al patatrac di martedì, come un fulmine a ciel sereno.

Prima le improvvise dimissioni dell’addetto stampa Paolo Papili e poi l’impensabile. Mancavano almeno due mensilità, i soldi dall’Asia non sono arrivati e l’iscrizione è a rischio. Corsa contro il tempo per cercare di arginare la falla mentre una folla sbigottita e incredula si era già radunata sotto la sede di via Schiavoni chiedendo spiegazioni. L’AD Nocelli verso la mezzanotte (tempo massimo di scadenza) se ne esce fuori dicendo che infine i soldi erano arrivati e i bonifici versati, mandando a casa tutti, rassicurati.

Nulla di più falso, i bonifici in realtà non erano stati versati e l’iscrizione in Serie C di fatto saltata perché mai sarebbe stata approvata dal Covisoc. Il castello crolla.

Ieri sera il popolo biancorosso si è riunito in corteo fino alla sede comunale per far sentire la propria voce, ad attenderlo il primo cittadino Daniele Silvetti.

In mattinata si era già visto l’incontro tra lo stesso sindaco e le due parti imputate Canil e Nocelli e dopo con una delegazione di ultras.

Come riportato in un comunicato della Curva Nord uscito postumo e ribadito alla manifestazione di ieri sera: non verranno accettate altre fusioni e con i marchi di proprietà della città, si cerca la soluzione migliore per tentare almeno l’iscrizione in Serie D in una disperata corsa contro il tempo assieme al sindaco Silvetti, presente anch’esso al corteo il quale ha dichiarato: “Ci troviamo in una situazione apertamente critica. Ci prepariamo ad una battaglia che inizierà da lunedì, cercheremo di capire quali saranno le reali possibilità avendo bene in chiaro alcuni concetti: no a fusioni con altre società sportive. Faremo di tutto per salvare la matricola anche se sarà molto difficile e questo vorrà dire mettersi a tavolino faccia a faccia con chi è scomparso e si è negato da troppo tempo (chiaro riferimento al socio maggioritario Tony Tiong). Inoltre Silvetti chiama a raccolta imprenditori e forze economiche della città – aiutateci a non far scomparire l’Ancona. Mi prendo inoltre l’impegno con tutta la tifoseria rendendo partecipi di tutte le fasi che seguiranno. Vi chiedo di starci vicini.”

Prossimo step, sarà infatti un altro incontro a breve con la controparte della società per consegnare tutta la documentazione attua a fare il punto il punto della situazione circa il reale stato di salute della società, base dalla quale poi poter ripartire.

Una situazione che ha dell’assurdo e che rischia di trasformarsi in una vera e propria tragedia dello sport. Rabbia, incredulità, frustrazione sono alcuni degli stati d’animo letti nelle espressioni di tanti tifosi che si sono riuniti sventolando ancora una volta una volta quella bandiera e quelle sciarpe di cui nonostante tutto, vanno fieri.

Inoltre,non per ultimo, il pensiero per tutti quei bambini, ragazzi e addetti ai lavori dei settori giovanili che tanto si sono prodigati e che hanno reso il vivaio anconetano come uno dei migliori del territorio (culminato con la vittoria in campionato della Primavera) e che ora rischia di scomparire.

Uccidere i sogni dei più piccoli, coloro che saranno i campioni di domani, è la colpa più sanguinosa che si possa commettere.

©riproduzione riservata

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