Connect with us

Calcio

Calcio / La Lube presenta il progetto “Academy” con Aurora Treia, Treiese e Abbadiense

La conferenza stampa dell’azienda sull’unione dei settori giovanili della città di Treia. L’ad Fabio Giulianelli: “Qualcosa che va aldilà delle differenze tra frazioni, rivolto ai giovani. Il Chiesanuova? Non siamo un semplice sponsor: vogliamo dire la nostra. La città dovrà essere orgogliosa di questo progetto: ne sentirete parlare presto”

TREIA, 28 giugno 2024 – “Vogliamo essere protagonisti a casa nostra”. Può essere riassunta così la conferenza stampa che dà il via all’impegno nel mondo del calcio del Gruppo Lube a Treia. Alle 12 di oggi, venerdì 28 giugno, presso la sala conferenze della Lube Industries a Passo di Treia, è stato presentato il progetto “Academy”, che vedrà l’unione dei settori giovanili di Aurora Treia e Treiese e un accordo di collaborazione con l’Abbadiense.

L’amministratore delegato dell’azienda, Fabio Giulianelli, ha spiegato nel dettaglio il progetto, chiarendo anche l’assenza dei rappresentanti del Chiesanuova, principale società del Comune di Treia, dato che milita in Eccellenza. “Non vogliamo – ha spiegato – essere solo uno sponsor: vogliamo anche controllare la gestione della società, portando i nostri valori. Il progetto che presentiamo oggi è ambizioso, rivolto al sociale e ai giovani: questa è la casa, chi vuole entrare è il benvenuto. Tra l’altro i ragazzi biancorossi continueranno a giocare nel nuovo settore giovanile Lube Academy, come avviene da diversi anni (per via della partnership con la Treiese, ndr). Vogliamo che Treia diventi un punto di riferimento dello sport e che i giovani vengano a giocare nella nostra città, non il contrario, come accade ora”.

Il progetto Academy con il settore giovanile Lube Academy Treia

Il “Progetto Academy” punta a coordinare l’attività delle società calcistiche treiesi Aurora Treia, Treiese e Abbadiense. A capo ci sarà un gruppo di coordinamento, composto da dirigenti della Lube e due membri del direttivo di ciascuna società, che avrà lo scopo di definire gli obiettivi e convalidare i progetti presentati dalle società stesse e per i quali stanzierà un opportuno budget di spesa. Effettuerà, inoltre, un monitoraggio del corretto impiego dei fondi messi a disposizione, verificando anche il corretto sviluppo dei progetti approvati.

La stagione 2024-2025 sarà di transizione dal punto di vista sportivo e le tre società continueranno a vivere di vita propria per quanto riguarda le prime squadre. L’Aurora Treia probabilmente sarà ripescata in Promozione, mentre la Juniores continuerà a partecipare al Campionato Regionale. LaTreiese disputerà il campionato di Seconda Categoria con una rosa basata in via preferenziale su giovani residenti nel Comune di Treia e avrà la gestione del nuovo settore giovanile denominato “Lube Academy Treia”. L’Abbadiense, infine, giocherà in Terza Categoria e, come per la società rossoblù, darà spazio ai giovani treiesi che non trovano squadre in categorie superiori. Tutte e tre le squadre avranno il marchio Lube sulla maglia.

La “Lube Academy Treia”, nelle intenzioni dell’azienda e delle tre società, non sarà solo un settoregiovanile calcistico, ma comprenderà più discipline sportive per la promozione dei valori umani e sportive. Dopo quest’anno di transizione, dato che in poco tempo era difficile compilare tutte le pratiche burocratiche per l’iscrizione ai campionati, si auspica l’ingresso nel progetto anche del Chiesanuova per creare un’unica grande società a marchio Lube. Ora, però, l’importante è dare il via a questo ambizioso progetto.

La conferenza stampa: i presenti

Alla conferenza stampa di oggi, giovedì 28 giugno, moderata da Marco Tentella, export marketing manager della Lube e responsabile relazioni esterne del club del Volley, erano presenti il presidente onorario dell’azienda Luciano Sileoni, l’amministratore delegato Fabio Giulianelli e i presidenti delle tre società, Rodolfo Micucci per la Treiese, Stefano Cegna per l’Aurora Treia e Luigi Raponi per l’Abbadiense.Assenti, come detto, i rappresentanti del Chiesanuova. Non solo: non c’era nessun componente dell’amministrazione comunale ed il Consiglio è stato rappresentato dai consiglieri di minoranza Aurora Pasqualini (giocatrice della Treiese Volley, ndr) e Samuele Bartoloni.

Sileoni, andando un po’ contro anche al protocollo, ha subito dato il via alla conferenza con una serie di battute informali. “Verrò a vedere le partite – ha detto -, speriamo di vincere. Cercheremo di fare qualcosa di buono per Treia e siamo pronti, vedete voi di esserlo (riferendosi ai cittadini presenti, ndr). La città ne ha bisogno. Non capisco molto di pallone, tuttavia mi piace assistere ai match. Sono contento di vedere Profili della Civitanovese qui presente oggi: ci ha detto che ci presta qualche giocatore (ride tra le risate della sala, ndr). Mi dispiace dell’assenza della quarta squadra oltre alle tre presenti oggi: dove sta?”.Entrerà a tempo debitoha risposto subito Giulianelli -, ora sono già avanti con l’allestimento della squadra per vincere il campionato di Eccellenza”.

L’intervento dell’ad Giulianelli: “Difficile mettere insieme tre realtà che sono state antagoniste, ma il progetto è per i giovani di Treia e va aldilà del concetto di frazione”

Quindi l’ad della Lube Fabio Giulianelli ha illustrato il progetto. La nostra azienda – ha spiegato – è  molto attaccata a Treia, credo sia una protagonista importante della città. Lo sport è uno dei valori integranti per i giovani e in particolare il calcio ha il maggiore richiamo. Per questo sarebbe importante portare avanti insieme questo Progetto Academy di cui la Lube si è fatta garante.

È stata dura mettere insieme tre realtà che spesso sono state anche antagoniste. Il progetto va aldilà delle singole società. Vogliamo fare rete, un collegamento con quello che stiamo portando avanti. Non sarà solo un semplice settore giovanile, perché vogliamo creare una scuola di formazione per i giovani che fanno sport, un riferimento per una formazione culturale e di arti e mestieri”.

La parola d’ordine di questo nuovo progetto, dunque, sarà unità nella promozione dello sport e dei valori. “Esiste solo Treia – ha rimarcato Giulianelli -, non ci sono frazioni o periferie. Il bene di Treia è il bene di tutti. La Lube ha fatto tanto per la città e deve dare un segnale importante. Cosa c’è più importante dei giovani? Si tratta di un asse portante della società: non possiamo lasciarli nella noia, nel dimenticatoio. La droga è uno dei primi e brutti segnali di un fallimento di un paese: Treia ne è piena. Se ne togliamo anche tre dalla tentazione, avremo un successo, più di una vincita di un campionato”.

Abbiamo superato diffidenze che duravano da anni. Faremo pressione sull’amministrazione comunale per gli impianti sportivi”

Giulianelli è motivato e per questo ringrazia i tre club coinvolti. “Ai dirigenti di Treiese, Aurora Treia e Abbadiense – aggiunge – va fatto un encomio perché hanno apprezzato questo progetto. Abbiamo superato delle diffidenze, figlie di anni. Sono i protagonisti, hanno dato fiducia al progetto della Lube perché va oltre le logiche individuali. I giovani sono il futuro, ma dobbiamo lavorare per i prossimi 3-5 anni, come facciamo noi in azienda. Dobbiamo fare pressione nell’amministrazione comunale per fare in modo che ci sostengano nella logica degli impianti sportivi.

Ora, se vogliono fare sport, i ragazzi devono andare a Tolentino. Per questo ci faremo garanti per un richiamo dello sport da Treia: con il progetto Academy si dirà ‘Andremo a Treia a fare sport’. Ci sarà una struttura che ci renderà fiera per portare la città al centro dell’attenzione. Qualcuno sta cercando di deviare gli intendimenti. Sono chiari, decisi e forti. Dobbiamo andare oltre il semplice prendere il ragazzino e portarlo all’allenamento: vogliamo accompagnarlo anche dopo. Non solo due calci al pallone, ma qualcosa che lo porti a essere maturo. Vogliamo educare il ragazzo alla vita, con una finalità di assistenza”.

Per quanto riguarda lo staff tecnico della Lube Academy, Giulianelli non nasconde le ambizioni del Gruppo Lube. “Non possiamo prendere un allenatore fine a sé stesso – ha affermato -: deve essere educatore, non deve solo guardare il risultato. Siamo in contatto con grandi personaggi che siano da guida per i giovani. L’aspetto tecnico deve essere un modo di allenare, non solo dal punto di vista tecnico, ma un allenamento mentale, per imparare dalle sconfitte.

L’allenatore deve far rialzare il ragazzo che al momento è caduto e diventerà più forte. Il genitore non deve comandare la società, non possono comandare: devono ringraziare e, se il figlio non gioca, se lo deve chiedere. Magari è maleducato e strafottente. Ci interessa relativamente un giocatore bravo tecnicamente: in primis deve capire i valori. Il sacrificio è una vittoria: non lo toglieremo mai dalla droga e dalle tentazioni. Noi della Lube abbiamo fatto sacrifici per arrivare dove siamo ora. In questo momento siamo più interessati al settore giovanile piuttosto che alle prime squadre”.

La posizione del Chiesanuova nel Progetto: “La Lube non ha mai fatto da semplice sponsor. L’azienda vuole controllare e condividere i processi”

L’ad dell’azienda ha anche spiegato nel dettaglio la posizione del Chiesanuova sul Progetto Academy. “La Lube – ha detto Giulianelli – non ha fatto mai lo sponsor. Non siamo riusciti a dialogare in questo senso. Avete visto con la pallavolo: prendiamo la squadra e la portiamo in Serie A. Non possiamo prendere il nome Lube e non controllare la gestione. Se la Lube c’è, deve controllare. Non significa che si fa quello che diciamo noi, ma essere protagonisti di un processo condiviso e l’azienda deve esserci con i suoi uomini.

Non possiamo stare ad aspettare un risultato che non è condiviso. Chiesanuova ci chiedeva di essere sponsor in buonafede. Non potevamo, perché questa che presentiamo è la casa e se entri qui ti aspettiamo, ti accogliamo e sei con noi. Penso che nei prossimi mesi Chiesanuova entrerà e noi l’accoglieremo, ma entrano loro dentro questo progetto, che è diverso rispetto a una mera sponsorizzazione. Mi sono confrontato, anche con discorsi diretti, con il presidente Bonvecchi e va ammirato, perché grazie alla sua passione e alla sua organizzazione ha raggiunto risultati enormi.

Non possiamo controllare la struttura già avviata del Chiesanuova, che va da sola, e noi non entreremo come sponsor. Hai capito, Mauro Profili? (riferendosi alla Civitanovese, ndr). La Lube ha idee etiche e valori che porteremo avanti in un certo modo. Vogliamo essere protagonisti. Ora è più importante la programmazione: la società biancorossa ha una struttura importante che richiedeva adattamento. Noi, invece, vogliamo dire la nostra”.

“Iniziamo dalle categorie inferiori perché dobbiamo imparare a vincere”

A chi si chiede perché la Lube non abbia deciso di rilevare una società calcistica professionistica o semi-professionistica, magari acquistando un titolo sportivo, Giulianelli risponde chiaramente. “Iniziamo da categorie inferiori – ha spiegato l’ad della Lube – perché dobbiamo imparare a vincere.Vincere è educazione, è un qualcosa che ti matura. I ragazzi che stanno sotto devono capire come si vince, non come si compra un titolo. I valori si conquistano quotidianamente, sul campo. Le tre realtà diventano un’unica espressione nella Lube Academy Treia. Dovrà far parlare i media, ne sono convinto che ne parleranno a livello nazionale. Un paese piccolo che crea qualcosa di grande.

Includerà tutti gli sport possibili e immaginabili all’interno della stessa società (come già sta facendo la Treiese, ndr). Nella speranza che l’amministrazione comunale ci dia gli impianti. Non sarà un prendere il marchio, ma un qualcosa che rappresenti i nostri valori. Faremo il doposcuola, in un locale vicino agli impianti, per fare in modo che l’Academy diventi College. Vogliamo dare la possibilità ai giovani di ascoltare le loro esigenze e di vederle soddisfatte”

Da Essere Lube a Essere Treia: “La città dovrà essere orgogliosa di questo progetto. La Lube si prende la responsabilità di realizzarlo”

Uno degli hashtag della Lube Volley è “essere Lube”. Leggendo tra le righe le parole dell’ad Giulianelli, il nuovo motto di questo progetto è incentrato su “essere Treia”. “Io, Luciano Sileoni e la Lube – continua – ciprendiamo questa responsabilità: poter realizzare questo progetto sarebbe una soddisfazione enorme. È rivolto a tutti: non ci sono più frazioni, parla di Treia. Dovrà essere orgogliosa di avere questo progetto: bisogna dire ‘Io sono treiese’. Parliamo, a mio avviso, della città più bella delle Marche che deve essere valorizzata. Le nostre famiglie hanno dato questa storia. Il calcio diventa l’attrazione, il polo, un vissuto. Il calcio è vissuto da tutti e va vissuto nella logica della sana competizione. Porta tutti a essere protagonisti. Ricordatevi questa data, oggi facciamo la storia dello Sport a Treia.Quando io e Luciano diciamo una cosa, poi la facciamo”.

Il Volley: “Abbiamo vinto tutto. Non faremo più spese folli. Siamo stati sempre ospiti, ora vogliamo essere protagonisti a casa nostra”

Quale sarà, dunque, il futuro anche della Lube Volley alla luce di questo progetto?Abbiamo fatto 34 anni di pallavolo – afferma Giulianelli – ad alti livelli. Oggi sta nascendo qualcosa di importante. Nel volley ci sono pochi giocatori che chiedono ingaggi elevati. Vogliamo capire se essere protagonisti con i giovani. Non faremo spese pazze: abbiamo vinto tutto ed è stata una grandissima soddisfazione. La vogliamo vivere come la stiamo portando avanti adesso: diamo un supporto per le finalità che abbiamo spiegato. Non butteremo soldi per situazioni che poi non ti fanno vincere. Eravamo sempre ospiti, ora vogliamo essere protagonisti a casa nostra”.

La nuova giunta del sindaco Capponi (che l’ad ha rinominato ‘vecchia-nuova’), assente alla conferenza stampa, sarà coinvolta in questo progetto.Solleciteremo – ha assicurato Giulianelli – una reazione dell’amministrazione: ne parleremo. Il Comune dovrebbe pensare a una palestra che non ci siano barriere. La nostra è anche una provocazione. I ragazzi devono avere gli impianti, perché altrimenti alzeranno la mano e diranno: ‘Dove andremo?’. L’amministrazione si deve fare carico delle esigenze del territorio. Questo progetto non ha una valenza politica, ma sociale, per soddisfare i bisogni del ragazzo. Chi governa deve essere colui che dà la possibilità a un ragazzo di poter dare la soddisfazione di avere gli impianti. Oggi ci sono i fatti: per lo sport il Comune non è all’altezza”. “Se vuoi fare tante cose – ha chiosato Sileoni -, poi non le fai bene”.

Giacomo Grasselli

©riproduzione riservata

image_pdfimage_print

Advertisement

More in Calcio

Segnala a Zazoom - Blog Directory